Skabadip is back


 


Di motivi per farmi raccapricciare davanti a un testo di economia politica c'e ne sarebbero parecchi.
Anche se fossi stato una matricola appassionata, quale non ero, dopo quattro anni di fornicazione con la "scienza triste", mi ritrovo ad odiare ogni testo in cui ci sia una curva di domanda e una di offerta, ove esisterebbe un equilibrio ottimo in senso di Pareto, se solo il tasso di crescita dell'interesse reale non si divertisse a farci allontanare da esso.


Il disamore si è fatto più profondo giovedì scorso quando, per un esame il giorno seguente, sono stato costretto a rimanere ingobbito a casa, ripassando gli onanismi mentali che tanto piacciono ai miei colleghi e professori.
Orbene, dico rimanere a casa quando, a non più di tre km distante dal mio capo chino, esplodevano gli Skatalites.
Anche senza conoscere nulla di Ska, Reggae Rocksteady Dub, dico, anche supponendo che il reggae sia buono solo per gli spot della Bacardi, una musica del genere avrebbe infiammato pure un fan di Nino D'Angelo (lo sono diventato anch'io, dopo aver visto "Tano da Morire").
Beh, forse sarò di parte (nel senso di Nino D'Angelo), ma uno spettacolo del genere c'è da augurarsi si ripeta al più presto, qui a Milano.
E non quando ho un esame del ...... tra i piedi.
Devo ammettere che non è da molto che conosco gli SKATALITES. Era il novembre dell'anno scorso quando, in quella grigia e piovosa città che è Rotterdam, seguivo un semestre di scambio presso l'università Erasmus (non tutta l'economia viene per nuocere). Da qualche settimana saccheggiavo un negozio Reggae e m'ero fatto amico il proprietario (non ci voleva molto...).
Poi la mia vita (musicale) cambiò. Avevo scoperto gli SKATALITES.


Spesso capita di incorrere in complessi mai sentiti prima. Ma quando l'anno scorso mi sono imbattuto nelle note magiche del gruppo jamaicano, ho veramente capito quanto potere abbia la musica, se si allinea con la tua anima e ti fa risuonare come un diapason.
Le note degli Skatalites mi colpirono subito per quella fusione di energia ritmica e bravura tecnica che li caratterizza e li rende grandi.
Fra tutti i capolavori del disco "Skamania", Phoenix City mi incanta veramente.
Quanto darei per suonare il sax! Anche solo saperlo strapazzare un decimo di come riesce Roland Alphonso nel suo fantastico a solo.
Ma che dire di Wood&Water, con una tromba stupenda seguita da una non meno eccitante chitarra, con tutta l'improvvisazione di cui sono capaci sostenuta dal ritmo portentoso del loro suono?
Per non parlare di "I wish you love", in cui la voce malinconica di Doren Shaeffer si eleva delicata sulle note ora meno scatenate e più riflessive.
Negli Skatalites c'è tutto quello che mi piace della musica ska. Il ritmo sincopato, il fiato caldo ed eccitante del sassofono, il fragore acuto dei piatti, il grido della tromba, il rimbombo del basso, la simpatia del pianoforte, quando si lancia nei suoi solo.
Con queste premesse, potete immaginare cos'è stato per me, il 16 Novembre 1996, andare a sentire ad Amsterdam coloro che solo una settimana prima avevo scoperto, ma che erano destinati a diventare uno dei miei, se non IL gruppo preferito in assoluto.
Accompagnato da una simpaticissima amica spagnola, l'atmosfera creata da questi leoni di ormai 70 anni ha inondato subito la sala e per 2 ore abbiamo skankato tutti, skinhead compresi, alla faccia di quei coglioni che si rasano e si intruppano nei movimenti razzisti senza conoscere un filo di storia del movimento skin.
E vi confesso che io, tipo poco propenso a buttarmi nelle masse, mi sono trovato in perfetta armonia con un'intera sala di gente a me sconosciuta, ma avvicinata più di molte false amicizie dall'amore per la musica, quella musica in particolare.
La stessa musica che mi ha riscaldato la settimana scorsa, anche se la suonavano a tre chilometri di distanza...

a cura di Alessandro Melazzini

 



Per informazioni, richieste, commenti o suggerimenti: info@skabadip.it

Nessuna parte di questo sito web, inclusi testi, suoni o immagini, può essere diffusa o riprodotta in alcun modo,
o attraverso alcun mezzo, senza la preventiva espressa autorizzazione scritta di Skabadip.

Sito ottimizzato per una visione 1024 x 768 con Mozilla Firefox.
© 2006 Skabadip. Tutti i diritti riservati.