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La Famiglia Rossi


Abbiamo incontrato la "Famiglia Rossi" a Cantù, in provincia di Como, nell’ambito della manifestazione musicale "Musicantutti". L’intervista prende il via con Luisa Rossi, Manager e sesto elemento della formazione, la tuttofare del gruppo, una donna energica che ha il compito di seguire, guidare e tenere a bada questa band di artisti scapestrati!

 
 


Diversi sono stati dal 1994 ad oggi i cambiamenti all’interno del gruppo, attualmente da chi è formata la Famiglia Rossi?

La Famiglia è formata da: Vittorio "Capo" Rossi alla voce e chitarra, Carlo "Torsolo" Rossi alla chitarra e voce, Marcello Rossi alla batteria e percussioni, Leo Rossi al basso, Paolo Rossi al sax tenore.

Avete partecipato a Skatafascio e a Zelig con il noto "cugino" comico Paolo Rossi, prossimamente farete qualcosa insieme?

Qualche progetto in programma l’abbiamo ma manca il tempo per poterlo realizzare insieme, quando c’è lui non ci siamo noi e vice versa. Comunque qualcosa è in arrivo.

Il concerto è finito e la palla (cioè io?!) passa a Vittorio Rossi, "Capo" del gruppo che risponde alle nostre domande con il supporto e gli interventi di Paolo il sax tenore con gamba fuori uso e stampelle. Avete tutti adottato il cognome Rossi, un po’ come i grandi Ramones?

Il fatto è che noi siamo davvero tutti imparentati!


Sul serio?

Si davvero, siamo tutti cugini! Devi sapere che sono stati i nostri nonni a tramandarci la passione per la musica, la nonna suonava la fisarmonica e il nonno il mandolino…

Ma smettila?!

No non è vero ma la storia era bella!!! Comunque ci sentiamo tutti parte della Famiglia Rossi.

Dall’inizio della vostra avventura musicale che risale circa all’Arezzo Wave del 1995, ad oggi, quali sono state le soddisfazioni più grandi che avete ricevuto?

Sono state diverse. Sicuramente uno dei momenti più emozionanti è stato quando abbiamo suonato a Kakani a 40 chilometri da Sarajevo subito dopo la guerra, nel corso di una manifestazione organizzata per il sorriso dei bambini. Divertenti sono poi state le esibizioni con Paolo Rossi a Skatafascio e a Zelig. Anche stasera abbiamo provato una grande soddisfazione quando un bimbo di quattro anni dopo aver cantato le nostre canzoni durante tutto il concerto e venuto a chiederci l’autografo!


Progetti futuri della Famiglia?

Ma sicuramente tirare un attimo il fiato. E’ un anno e mezzo che siamo sempre in giro a suonare ed è arrivato il momento di fermarsi un attimo. Da settembre ci metteremo a lavorare su cose nuove che ci sono già ma non abbiamo il tempo di realizzarle concretamente. Dobbiamo cercare nuovi messaggi, dopo tanti testi di protesta è venuto il momento di cominciare a costruire.

Questa estate quindi sarete in vacanza o su e giù dai palchi?

Abbiamo ancora diverse date, poi ci fermeremo, ho infatti chiesto al gruppo tre settimane di vacanza e credo che faranno bene a tutti. Personalmente durante quelle tre settimane sarò in Brasile con un’organizzazione di Genova che si occupa del recupero dei bambini delle favelas.


Vacanze ideali della Famiglia?

Tutti hanno idee diverse, Paolo passerebbe le sue vacanze a suonare sempre e comunque! La mia vacanza ideale sarebbe all’insegna del "far niente" su una spiaggia caraibica sorseggiando mohito. Leo adora viaggiare in sella al suo vespino mentre Marcello porterà i figli in campeggio. Il motto di Carlo invece, non solo per quanto riguarda le vacanze, è "Poco sole e tanta gnocca"!!! Insomma: "Basta che si trombi"!!!

Dove vi piacerebbe suonare e con chi?

Sicuramente all’Ozzy Festival! Magari dopo l’esibizione degli Iron Maiden.
Venderei mia madre per partecipare all’Ozzy Festival! (Aggiunge Paolo ridendo).


C’è un gruppo o un cantante dal quale prendete maggiormente ispirazione?

Attingiamo liberamente e ci ispiriamo alla musica della vecchia Milano: in primis Jannacci, poi Cochi e Renato, Fo, Gaber e altri sullo stesso genere.

Come definireste la vostra musica?

In dialetto bergamasco direi un "paciugo"! Ovvero un miscuglio di generi. Credo più che altro che sia il suono a distinguerci, esempio: suoniamo la chitarra acustica come se fosse una chitarra elettrica con tanto di distorsioni.

"E allora scelgo come mi spendo quello che lascio e quello che prendo": è il ritornello della canzone dei Lillipuziani. Credete profondamente nel commercio equo e solidale?

Decisamente si, è uno degli argomenti seri che ci piace portare avanti. Ci teniamo davvero, è una contestazione che non intendiamo abbandonare. Il commercio equo e solidale è una questione di coscienza, si può e si deve spendere in modo intelligente. Spesso faccio l’esempio del caffé, è un alimento che tutti compriamo, ma invece di dare i soldi alle grandi compagnie che sfruttano le popolazioni coltivatrici, non sarebbe meglio dare questi stessi soldi direttamente a queste popolazioni? La stessa somma potrebbe essere usata per costruire delle pompe per l’acqua, delle scuole, delle strutture e non essere reinvestita magari in armi. I soldi sono uno dei pochi veri poteri che abbiamo, cerchiamo di farci sentire attraverso un modo intelligente di spendere.


Fate qualcosa di particolare prima di salire sul palco? Riti scaramantici tipo balletti propiziatori tutti nudi sotto la luna?!

No semplicemente teniamo le dita incrociate nella speranza che Carlo abbia sistemato nel modo giusto la chitarra, otto volte su dieci non funziona, stasera ne avete avuta l’ennesima prova!

C’è un luogo al quale siete particolarmente legati? Piazza, locale, scantinato?

Ma sicuramente l’isola di Capraia dove è nata l’idea di fondare la Famiglia Rossi. Poi il Circolo Combattenti e Reduci "Caribe" di Bergamo dove siamo cresciuti, adesso non esiste più e al suo posto c’è un bar fighetto…


Senza offese, ma avete un look decisamente sorprendente come chi si è vestito al buio! Un miscuglio di stili: dai pantaloni di pelle alla camicia zebrata a quella floreale a semplici maglietta e jeans…Non avete mai pensato di farvi suggerire i vestiti da qualcuno?!

Ma si ci abbiamo provato ma è inutile! Ci siamo concentrati per cercare un look comune o almeno simile, ci siamo messi intorno ad un tavolo e ognuno ha portato le sue idee ma niente da fare! Per esempio anche quando abbiamo fatto le foto dei cd, ci hanno chiesto di "metterci in ordine" ma non ce né, non riusciamo a metterci d’accordo! Ognuno fa come vuole! Pensa che la mia ex moglie lavora per D&G, forse il nostro look è uno dei motivi per cui mi ha lasciato…
A questo punto potresti inserire nel testo tipo delle lacrime o la scritta Sigh?! (Aggiunge Paolo)


Senti Paolo ma cosa ti sei fatto per avere le stampelle?

Ogni tanto faccio il supplente alle scuole medie e l’altro giorno abbiamo fatto un partita insegnanti contro alunni a pallavolo e dopo cinque minuti che ero in campo sono finito al pronto soccorso…Mi hanno fasciato il piede ma niente di grave, comunque quei cinque minuti li ho giocati davvero bene!


Oggi venerdì 11 giugno, abbiamo appreso la notizia della morte del grandissimo Ray Charles, personalmente sono rattristata dal fatto, come l’avete presa?

Anche noi ci siamo rimasti male…Io poi sono particolarmente legato a Ray (racconta Vittorio), ad una festa avevano messo la sua canzone "Georgia" e io stavo ballando con una tipa bellissima, sono riuscito a farmi dare un bacio appassionato dopo pochi minuti che la conoscevo! Non lo dimenticherò mai è stato un evento eccezionale! Scherzi a parte ho ascoltato molto la sua musica e siamo tutti colpiti dalla sua scomparsa.


Avete un messaggio per gli amici di SkabadiP?

Vorremo dire a tutti voi di non smettere mai di curiosare e di continuare a spendere fatica per cercare le voci fuori dal coro. La maggior parte si accontenta di quei soliti cinque canali di informazione che ci hanno rotto! Grazie di cuore quindi a tutti quelli che vogliono pensare con la propria testa e quindi anche a voi di SkabadiP che fate parte della scena indipendente.




 

Sito Internet: www.lafamigliarossi.com

Giugno 2004

a cura di Lea Borelli - foto di Dario Galetti





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