Skabadip is back


 

C’era una volta, tanti ma tanti anni fa il R&B americano che, attraverso le onde radio raggiunse la Giamaica, qui alcuni musicisti locali lo fusero con le loro melodie tradizionali e nacque lo Ska (che balle...un altra lezioncina sulla nascita dello Ska,).
State calmini un momento perché tra poco vi parlerò del suo ritorno in America Infatti, dopo essere arrivato in Inghilterra ed essersi velocizzato ad opera del movimento 2-Tone, lo Ska verso la fine degli anni 70 affascinò un tal Robert "Bucket" Hingley (vi dice niente questo nome? No? OK andiamo avanti).
Come dicevo, Rob Hingley nato in Inghilterra era il figlio di un militare americano sempre in viaggio, e quando Rob nel 1980 si trasferì in America come responsabile di un negozio che trattava fumetti, libri e film a New York, si ritrovò orfano dello Ska.
Cosa fece, quindi, il nostro eroe? Semplice, fondò il suo gruppo "The Toasters" e cominciò a girare con il demo "Recriminations" (prodotto da Joe Jackson) per tutte le majors che c’erano a New York ricevendo solo risposte negative e varie prese in giro. Credete forse che Bucket si perse d’animo? Se avete risposto si forse non conoscete né i Toasters né la casa discografica che Hingley creò nel 1983 e che ancora oggi è conosciuta da tutti i Rude boys/girls del mondo come Moon Ska Records.
Come Chris Blackwell, che vendeva i primi dischi Ska prodotti dalla Island Record dal baule della sua Mini Minor a Londra quaranta anni fa e adesso gestisce gruppi come U2 e molti altri, anche Bucket cominciò la sua avventura lavorando da solo nel suo appartamento di New York per portare la Moon Ska Records ad essere attualmente la più grande etichetta di solo Ska esistente sulla faccia della terra con più di trenta band sotto il suo controllo, più di cento dischi realizzati, una etichetta sussidiaria come la Ska Satellite Records con un altra decina di nuove band ancora sconosciute (ma ancora per poco), la distribuzione in America di band tedesche (Busters, Dr.Ring Ding), britanniche (Trojans, House of Rhythm, Laurel Aitken), italiane (Persiana Jones e Fratelli di Soledad), canadesi (Arsenals) e australiane (Porkers).
Fondata per lanciare i dischi dei Toasters, la Moon Ska ha cominciato a guardarsi attorno e a cercare nuovi gruppi americani per poterli inserire in compilation Ska, la prima fu NY Beat uscita nel 1985 che raggruppava le prime band americane dell’area di New York, seguita nel 1988 da Ska Face con i migliori gruppi provenienti da tutta l’America, per proseguire con California Skaquake uscita nel 1992 (indovinate da che parte degli US provenivano le band?), fino ad arrivare all’America del Sud con Latin Ska e Latin Ska 2, all’Australia e Nuova Zelanda (Skank Down Under uscito nel 1996) e nella terra del sol levante con 12 gruppi giapponesi raccolti in Nihon Ska Dansu - Land of the Rising Ska datato 97. Non contenta delle compilation regionali o nazionali, la Moon Ska Rec. ha inventato la compilation a tema, la prima di questo genere si chiama "Skankaholics Unanimous - Under the Influence of Ska" e sotto il comun denominatore di alcol, birra, superalcolici, bar e sbronze racchiude il meglio dello Ska mondiale in venti canzoni dedicate al dio bacco con in più il debutto solista di Bucket che sotto le mentite spoglie di Lower East Side Buck ci canta Monkey’s Can’t Drink. La seconda uscita di questo genere dovrebbe vedere la luce nel 1998 ed il filo conduttore che raggrupperà le canzoni è quello dell’amore, la Moon Ska Rec. oltre ad avere canzoni con questo tema cantate dai grandi dello Ska ha deciso di invitare tutte le Ska-bands mondiali ad inviare un loro pezzo che parli d’amore per una partecipazione su questa dolce compilation, purtroppo vista la data d’uscita prevista (14 Febbraio - S.Valentino) la chiusura degli invii era improrogabilmente per il primo Gennaio 1998.
La promozione dei prodotti della Moon Ska avviene tramite le radio dei college americani, alcune radio commerciali selezionate per la loro predisposizione allo Ska, fanzines, stampa alternativa, diffusione di "The Moon Ska Skazette" simpatico bimestrale zeppo di Ska-notizie, ma soprattutto con i tour mondiali che organizzano per le band che fanno parte della loro scuderia (il Moonstomp Tour di quest’estate a Rimini con band come Toasters, Scofflaws, Skatalites, Selecter etc. era solo un piccolo esempio di quello che sanno fare).
Ah, dimenticavo di dirvi che recentemente è iniziata anche la produzione di video riguardanti i gruppi affiliati Moon Ska, oltre agli onnipresenti Toasters con "Two Tone Army", potete seguire comodamente sul vostro televisore gruppi come Skinnerbox o Scofflaws e molti altri.
Dove possiamo trovare tutto questo ben di Dio? Semplice, potete recarvi nel negozio Moon Ska di New York (non troppo semplice, vero?), farvi spedire uno Skatalog edito dalla stessa Moon Ska Rec. con tutta la loro produzione più una vasta scelta di altre etichette sia americane che mondiali ed alcune chicche come dischi in puro vinile dei fondatori dello Ska editi da Studio One di Clement "Coxsone" Dodd (dischi registrati in Jamaica da personaggi del calibro di Roland Alphonso, Don Drummond, Maytals, Prince Busters e molti altri), oppure potete contattare il loro distributore italiano che, se non erro, dovrebbe essere Helter Skelter di Firenze. Nel caso foste provvisti di computer, modem ed accesso ad internet recatevi immediatamente al loro sito all’indirizzo www.moonska.com, potrete trovare il catalogo, le news, acquistare ciò che più vi piace e mantenervi in contatto con il mondo del ritmo in levare.
Cosa dire ancora sulla Moon Ska ? Forse che se Bucket non fosse tornato nella natia America e non avesse sentito la mancanza del 2-Tone sound, ora non avremmo tutti i generi di Ska che conosciamo, infatti alla fine degli anni settanta esisteva il Traditional dei padri fondatori e il 2-Tone dei figli indisciplinati , mentre ora, a fine millennio possiamo contare su Third Wave, Ska-core, Surf-ska, Swing-ska e altri ancora, oltre ai già citati progenitori (anche Rancid e Mighty Mighty Bosstones hanno reso omaggio a Bucket dicendo sul palco del Lollapalooza 95 che non sarebbero mai arrivati dove sono ora se non fosse stato per l’ispirazione data loro dai Toasters).
Si sa che lo Ska è un qualcosa di sotterraneo che si infiltra ovunque anche a distanza di anni miscelandosi ora con il punk ed ora con l’hard-core per generare ibridi che potranno sembrare non troppo ortodossi ai cultori dello Ska primigenio, ma a me basta (e spero anche a voi) (no a noi di SkabadiP spesso non basta eh eh n.d.s) sentire dei fiati o ascoltare una chitarra saltellante, anche se distorta, per mettermi a ballare questo ritmo trascinante, grazie quindi alla Moon Ska per aver scoperto, seguito e supportato tutti quei gruppi che, sotto l’insegna dello Ska, hanno interpretato a modo loro questa musica.

a cura di Massimo Boraso per "VIDA"

 



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