Skabadip is back

 

Matrioska e la Buz Band

(Skatenati)


In un clima di pressoché totale indisciplina si è svolta quest'intervista, aiutata da un sincero vinello offerto dai Matrioska e B.B e una torta portataci dall'amica Silvietta. Chi dice che lo Ska non dia da mangiare?

 


 

Chi sono i Matrioska e chi la Buz Band?

Matrioska sono il gruppo, la Buz Band è la sezione fiati più il gruppo, diremmo i più simpatici del gruppo.

Nome e Cognomi!

Da Vinci Leonardo… al flicorno, Annibale alla cornamusa. Roland Alphonso appare per gentile cortesia della Island records. Robert Nesta canta.
Alla batteria comunque c’è Tobia, al basso Violante.
C’è un attimo d’esitazione sul fatto che il tono dell’intervista non è molto definita. Serio, tragico o demenziale? I Matrioska & la Buz Band sono in collisione, non sanno chi far rispondere.
Hanno perso la loro identità.

Da quanto è che siete sulla scena Ska?

Abbiamo festeggiato il primo anno quattro giorni fa, con una cena a base di pinoli.

Ma dai, sembra quasi che ve l’abbia chiesto apposta, non dei pinoli. Un bilancio di quest’anno di debutto?

Seriamente diremmo che è stato un anno molto proficuo, al di là delle più rosee aspettative. Siamo riusciti a farci conoscere abbastanza velocemente sulla scena Ska milanese e non. Pur non avendo una conoscenza musicale approfondita - scolastica diremmo - siamo riusciti ad essere conosciuti da molte persone grazie all’orecchiabilità e alla grinta dei pezzi.

Suonate solo a Milano e provincia o vi siete già allargati?

Si, ci siamo già spinti oltre. Per esempio l’altro ieri abbiamo suonato a Wembley con i Queen di spalla. Bob Marley era tra il pubblico.
Grazie al circuito dei centri sociali siamo riusciti a suonare anche in Svizzera (Lugano) ed anche, ultimamente, a Genova e Firenze.
Abbiamo in progetto di andare a fare altri concerti nel Nord Italia e siamo comunque disposti ad eventuali contatti in campo Nazionale e non (perché vogliamo girare il mondo a spese vostre).
A parte tutto ci piacerebbe portare la nostra musica, veicolo di pace e fratellanza, in giro dovunque ci chiamino. Preferibilmente a livello extra-planetario.

Un concerto che vi ha particolarmente soddisfatto e uno che vi ha lasciato l’amaro in bocca?

Diremmo che tra i più belli c’è sicuramente quello allo Zapata di Genova, per l’accoglienza che abbiamo ricevuto da un pubblico che non ci conosceva e ha partecipato attivamente per tutta la serata. Ma anche quello alla Cascina Torchiera Autogestita di Milano, che è stato uno dei concerti del nostro lancio non è da dimenticare per il seguito e l’atmosfera. Certo però, una serata come quella al Palavobis di Milano, davanti a 3000 persone come supporto alla Gang non si scorda facilmente, e ci ha fatto crescere.
In genere i concerti a cui la gente non partecipa ballando ci risultano quelli meno soddisfacenti. Non ci divertiamo neanche noi sul palco. Lo Ska fondamentalmente è una musica dal vivo, e noi le nostre canzoni le conosciamo a memoria, ci interessa di più il feeling che si crea fra noi e il pubblico.
Soprattutto come quella volta che una ragazza, trovando irresistibile il cantante, si buttò fra le sue braccia nel bel mezzo di un concerto staccandogli la dentiera e il parrucchino…


Cosa avete inciso fino ad ora?

Per ora abbiamo inciso un demo completamente autoprodotto (sono 8 pezzi) quattro mesi dopo esserci formati; demo che attualmente non ci soddisfa più come qualità del suono e tecnica. Comunque le cassette (circa 500) le abbiamo vendute tutte quante nel giro di due o tre mesi e Rocco il cantante s’è fatto le vacanze con quei soldi, che ovviamente dovrà restituire.

Ma è vero?

Sì sì è proprio vero, questo non è uno scherzo!
C’è da dire anche che la Buz Band ha inciso una cover per la Deutsche Grammophone, la K. 540 di Mozart dirigendo l’orchestra.

In versione Reggae?

No, Brutal-Metal tipo gli Ugly Vomitations of Intestins.
Abbiamo finito di incidere proprio due giorni fa…
Ma pensa...sembra che vi abbia fatto l’intervista adesso apposta!
Sì infatti ti consideriamo uno sciacallo. Dicevamo che abbiamo inciso una canzone dal titolo "Scusakara" per una raccolta di Ska italiano prodotta dalla Uaz Record, quella dei Persiana che uscirà a fine Aprile [illusi...è uscita a Settembre]. La raccolta, che si chiamerà Italian Ska Invasion conterrà brani di gruppi famosi in Italia nel genere. Questa è una cosa che ci ha soddisfatto molto, come quella volta in cui Godzilla ci ha posseduto uno per uno. Per questa produzione, che girerà per tutta Italia, anche Gigi al trombone e Lucio come padre spirituale (dei Vallanzaska) ci hanno dato una mano. Infatti adesso girano con l’uncino…

A proposito dei Vallanzaska, come è nata questa nota amicizia fra voi e loro?

Non ce lo ricordiamo.
Anzi no, il prozio del cane di Lucio aveva rubato il pedigree all’Uomo Ragno, che aveva fatto le vacanze l’anno prima a Riccione insieme al batterista dei Prozac +, ma forse no essendo noi punto.
Anzi no, abbiamo condiviso lo stesso vino e lo stesso palco una sera d’estate ad Arese. Abbiamo dovuto aspettare che montassero l’impianto e intanto una mano del Galan (bassista dei Vallanzaska) è finita sulla coscia del Buz (che schifo!). La buoncostume li ha portati insieme in cella e da lì è nata questa strana amicizia.
Comunque i Vallanza ci devono ancora i soldi del vino.
Anzi no, quando abbiamo suonato assieme, è iniziata oltre che un’amicizia una collaborazione musicale, e in più Lucio viene a fare pulizia a casa di Matte.
Da quel concerto ci hanno chiamato un paio di volte per suonare con loro.


Produzioni future?

Oltre alla raccolta della Uaz abbiamo in progetto di fare uscire un cd, in collaborazione con la Riot Record di Milano, che speriamo di poter incidere entro Maggio di quest’anno. Il cd deve girare il più possibile e non soltanto a Milano e provincia.
Le mete più ambite sono Sydney e Hong Kong.
Probabilmente il titolo del cd sarà: Can che abbaia divora.
Sarà composto da canzoni già registrate sul demo o ci saranno solo nuove composizioni?
Della cassetta ne rimarranno due, comunque completamente riarrangiate. Infatti attualmente suoniamo quasi solo pezzi non compresi nel demo, che andranno a finire appunto nel cd, insieme ad altro ancora.
In più abbiamo delle cover degli 883 (Le scarpe, non i musicisti).

Di cosa parlano le vostre canzoni?

Primo, soprattutto di Rocco che baccaglia.

Cosa vuol dire?

Vedi il testo della canzone "Scusakara", che dovrebbe essere un monito per tutte le fanciulle che si innamorano del nostro leader.

Seriamente…

Noi abbiamo un genere di musica molto diretto e che serve come "momento di svago" per la gente che l’ascolta. Infatti fondamentalmente sono la metrica e la melodia che giocano il ruolo più importante per coinvolgere. Anche se non sempre i testi sono demenziali, ci riferiamo per esempio a "Natale Imbroglio Nazionale" e "Veritiero Gionatta" che, anche se non sono canzoni "impegnate" ti lasciano un messaggio, col sorriso sulle labbra.

Mi spiegate la storia della "Camionetta di Boni"?

Una sera eravamo a casa di Boni e c’era la luna piena e il vino. Abbiamo iniziato tutti a suonare percuotendo chi il tavolo chi il piatto e cantando tutti insieme un allegro Jingle rendendolo melodico. Il Duomo, in paragone, sembra una banalità. Così ci siamo immaginati un coacervo di camionette a forma di U.S.S. Enterprise a 360° sul quale una festante e debita allocca…
[Continua Rocco che non ha prestato attenzione finora...]
Sorvolando un piccolo paesino con la compagnia di 22 semitoni punto anzi no forse perché è così. Campa cavallo che l’erba cresce.

Avete visto il film "Killing Zoe"? E se magari alla "Cariplo" c’erano i risparmi dei vostri fan?

Matte spiega che: Il film Killing Zoe non l’ho visto, ma ho visto "Vieni avanti cretino" con un Banfi da oSKAr.
I nostri fan possono telefonarci perché il bassista ha in progetto una maxitruffa ai danni di SkabadiP la quale frutterà narcodollari per tutti. E questo ve l’assicuriamo. Comunque la rapina in Cariplo non dev’essere un’istigazione a delinquere ma una a delinquere istigazione. Per favore se andate a rapinare la Cariplo di Viale Pisa non fate rumore perché abitiamo in zona.

Perché cantate rigorosamente in Italiano? Mi aspettavo da voi almeno dei testi in Russo…

Semplicemente perché conosciamo solo quella lingua e male. Il chitarrista è però madrelingua Swaili, solo che è muto.
Scherzi a parte, preferiamo una metrica con parole italiane e comunque vorremmo avere la certezza che in Italia tutti abbiano la possibilità di capire quello che non diciamo (buttiamoci via).

Quali sono i dischi che ascoltate?

Chiaramente Ska, Reggae, Raggamuffin, Jazz, e Brutal-Metal nonché il pinoli Rock. I nostri gruppi di riferimento sulla scena Ska straniera sono i Busters, Selecter, Skatalites, e sulla scena italiana i Pallanzaska e i Versiana Jones.

Pallanzaska, Versiana? Complimenti per l’ingegneria demenziale!

In generale apprezziamo particolarmente la musica nera.

Cosa ne pensate dello Ska-core? E dello Ska-jazz?

Buz dichiara: Non lo apprezzo (ha detto molto peggio), Mi fa impazzire (ha detto molto meglio).
Secondo Gabriele invece lo Ska-core prende un genere bello, vivace e con origini solari come lo Ska e gli toglie quella carica di energia che ti danno i suoni giamaicani. personalmente lo Ska-jazz è un genere piacevolissimo da ascoltare e da ballare e in cui si esprime la grande capacità dei singoli musicisti. Skatalites: A Ball of Fire!
Nelle canzoni che avete fatto finora non avete suonato Rocksteady o Reggae. Ciò è intenzionale o vi spingerete anche verso altri ritmi dell’universo Giamaicano?
Sul nuovo cd non ci sarà una canzone interamente Reggae o Rocksteady, però piano piano stiamo assorbendo altre sfaccettature della musica giamaicana, tra cui anche il Raggamuffin…Siamo ben disposti ad accettare viaggi gratis in Giamaica per approfondire la nostra cultura musicale. Ci piacerebbe molto fare del Rocksteady, ad esempio!


Chi va ai concerti dei Matrioska? Chi sono i vostri fan più calorosi?

Innanzitutto ci andiamo noi…Il nostro è prevalentemente un pubblico giovane, ma ultimamente si sono accorti di noi anche fan più maturi dello Ska. Questo perché il nostro genere si sta pian piano spostando verso una musica più matura e curata nel lato tecnico. Pensiamo di starci avvicinando allo Ska vero e proprio, anche se il nostro metronomo continua ad essere in linea di massima sui 140.
Un ringraziamento va anche ai nostri numerosi amici che ci seguono fin dall’inizio. Anche se ora hanno iniziato a chiederci il pizzo…

Non essendo una band a tempo pieno, come conciliate lo Ska con i vostri impegni quotidiani? "Scusakara" è autobiografica?

Beh, la storia dello studio in Scusakara è una scusa per scaricare la fanciulla. Il gruppo afferma che la canzone sia autobiografica nei confronti del cantante. Ma il cantante nega. Al di là di questo, purtroppo il nostro lavoro non è la musica e tutti noi studiamo e/o lavoriamo.
Le marchette in via Diomede le faremo per pagarci lo studio di registrazione.

Quando è nata la passione per il ritmo in levare? O l’avevate nel sangue?

L’avevamo nel sangue. Lo Ska è una musica vecchia ma sottovalutata. Non è "antica".
In particolare a Buz è nata quando ha smesso di battere.

E ha cominciato a levare?

Buz: Uhm…direi proprio di forse.
Comunque abbiamo iniziato con i primi concerti dei Persiana Jones e dai Fratelli di Soledad al Leoncavallo.

Che ne pensate del fiorire in America di gruppi Ska dei più disparati? Come vedete il futuro di questa musica?

Siamo ben contenti del fatto che lo Ska stia tornando in voga, anche se speriamo che non diventi eccessivamente musica commerciale. Non vorremmo mai vedere Mike Bongiorno vestito da Rude-Boy, anche se farebbe molto ridere.

Chi si è occupato di voi nei mezzi di comunicazione? Dove è circolato di più il vostro nome?

Principalmente il nostro nome è circolato tramite il circuito dei centri sociali e le feste di Rifondazione Comunista. I mezzi di comunicazione erano più che altro i volantini e le pagine di agenda su quotidiani come Il Manifesto. Il nostro nome è circolato oralmente.

In che senso?

Passaparola della gente che ci aveva visto qualche volta e degli amici.
Abbiamo però un contratto con la Scottex per farci stampare il nome su…

Fermi! A quando i Matrioska on the web?

Ci siamo già, anche se ci potete trovare in siti a pagamento tramite carta di credito. Siamo tutti delle bestie informatiche...

Facciamo un bel finale trash-mielò alla Gigi Marzullo: siete tutti molto giovani, qual è il vostro sogno nello skassetto?

Suonare a San Siro come supporto di Cristina d’Avena, con un a solo del Buz nella canzone dei Puffi.
Rocco però vorrebbe andare al Festivalbar a fare le pulizie.
Buz spera che nessuno gli faccia mai più interviste, soprattutto se ha il pizzetto [cioè io].
Matte vuole un mausoleo personale al posto della madonnina.
Si spera comunque che il Cd giri il più possibile per far conoscere a tutti gli appassionati la nostra musica.

Saluti?

Alla nostra musa ispiratrice: Wilma De Angelis per i suoi preziosi consigli culinari, e Rocco in particolare vorrebbe salutare Rocky Balboa.
E tutti desidereremmo che le Spice Girls vadano a lavorare in miniera.

L’intervista finisce qui perché i Matrioska e La Buz Band devono prendere l’elicottero per San Remo, dove li aspetta il loro lavoro notturno di visagisti di Vianello.

 



Sito Internet: www.matrioska.it

26 Febbraio 1998

a cura di Alessandro Melazzini





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