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Winston Jarrett
(The Man of the Ghetto)
Dopo un po’ di "cultura" visitando la National Gallery di Kingston, dove io e i miei amici abbiamo visto – fra l’altro – un bel quadro intitolato "Rude Buoy") e dopo il nostro ultimo pasto a Green Island (bistecca al pepe verde per me!), abbiamo mangiato un po’ di frutta grazie a un amichevole fruttivendolo dal magniloquente nome di Anthony Everton Mc Carthy.
Penso si sia veramente divertito ad offrirci frutti dal gusto così incredibile, chiedendoci ripetutamente, prima di offrirci un’altra stranezza: "Avete questo in Europa?" o "…e questo?".
Penso fosse veramente orgoglioso dei frutti della sua terra (proprio come succede a me con la "roba" della Sicilia) e sembrava contento di vedere questi tre "buoys" in un posto poco conosciuto dai turisti; e mentre ne stavamo parlando saltò fuori che era Orange Street.
Tredici giorni prima avevamo incontrato Prince Buster non molto lontano da dove eravamo ora, ma allora eravamo con la nostra guida e, dall’interno dell’auto, Orange Street ci sembrò veramente tosta; così chiesi ad Anthony se pensasse fosse pericoloso per noi camminare giù di là. "Dicono che Kingston sia "rough and tough" ma non è così cattiva…andate, nessuno vi darà problemi, credetemi" disse Anthony con una sicurezza tale che ci fece mettere in cammino senza alcuna preoccupazione.
Proprio nessuno ci disturbò. Arrivammo al negozio di dischi dei Techniques, ancora gestito da Wiston Riley, meno di mezz’ora dopo. Mi accorsi di quel rasta vicino alla porta e poco dopo mi si avvicinò dicendomi che ci aveva già visti poco prima, vicino alla National Gallery ed era curioso di sapere come mai tre bianchi erano in giro da quelle parti.
Giustamente suppose fosse per la musica che eravamo lì…si presentò come Wiston Jarret dei Righteous Flames,"intrattenitore" ci disse.
Beh, voi tutti "skabadippers" dovreste aver sentito di Alton Ellis & The Flames come uno dei gruppi di maggior talento del periodo Ska’n’Rocksteady, e se non sapete chi cavolo sia, non perdete quest’opportunità di approfondire la vostra conoscenza sullo Ska con quest’intervista che facemmo durante le nostre ultime ore a Kingston Jamaica con l’unico vero rasta che abbiamo avuto il piacere di incontrare: Winston Jarret, the Flame, the Man of the ghetto.
Senza nessuna domanda, Winston comincia a parlare…
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Saluti, in nome di Sua Maestà l’Imperatore Selassié il Primo, Immortale e Onnisciente, è Wiston Jarret, original Righteous Flames che parla, sono nato nei primi anni ’50 a St.Anns, Lime Tree Garden, mio padre e mia madre erano una leggenda per L.T.G., perché lo chiamano L.T.G.?
Perché è uno dei più bei posti della Giamaica, un giardino di fiori, bellezza, e un posto di salute e il benessere, buon cibo; la maggior parte della gente di L.T.G. è gente educata, questo è il posto dove sono nato, questo è il posto dove è nato Marley. Poi mia madre mi portò nel comune di Kingston, nella mia prima giovinezza, così vissi a Kingston dall’età di cinque anni, sono andato alla Halfway Tree School e sono cresciuto a Kingston 12, che è Trench Town…la chiamano l’area delle baracche…Bob Marley e il resto dei Wailers, Bunny Wailer e Peter Touch (Wiston usa lo stesso nome che è quello cui sono accreditati alcuni singoli di Peter), venivano dopo Wiston Jarret. Vivevo al numero 22, la quarta strada, e loro erano alla quinta.
Li conoscevi tutti?
Io, Bob, Peter e Bunny che è mio buon amico tuttora, giusto adesso, in questo preciso istante…io e Bunny Wailers eravamo seduti qui assieme proprio due giorni fa, prima che tu mi incontrassi al Sonic Sounds…viene qui regolarmente, e ci siamo fumati una canna sedendo assieme e parlando del movimento rasta, così io sono un uomo del ghetto…Ho un album…la canzone che dà il titolo al disco è : Man of The Ghetto, pubblicata nel 1979, ecco perché mi chiamano l’uomo del ghetto.
Quanti album hai pubblicato a tuo nome?
Otto album, ho il mio piccolo catalogo di otto album in CD e 200 45 giri pubblicati dagli anni ’60…
Su quali etichette?
Tutti i tipi di etichette, per la Treasure Island di Duke Reid ero solito cantare con Alton Ellis, è lì da dove ho cominciato: Alton Ellis & The Flames.
Cosa? Eri tu una di quelle splendide voci che forniva le armonie in canzoni leggendarie come "Dance Charshers"?
Sono il cantante principale dei Flames, ho fondato io il nome The Flames e ho anche trovato il nome Righteous Flames…Alton cantava come Alton and Edith, un duo, poi Edith Parks se ne andò in America nei primi anni 60's, così, da quel momento ci unimmo a Alton.
Cantiamo "Girl I've Got a Date"[lui la canta] per la Treasure Isle di Duke Reid...
…e il "backing group" era Tommy Mc Cook and the Supersonics, vero?
Si, Tommy & the S., anche Lynn Tait and the Jets, registrammo molte canzoni per L.T.," Why Birds Follow the Spring"(comincio a cantare!), "La, la, la I Love You", " Let Me Try"…molte canzoni per Duke Reid The Trojan; poi andammo con Coxsone, Studio One, il periodo era 1966/68, registrammo "Breaking Up Is Hard" che era una ri-registrazione dalla Treasure Isle per l'album "The Best of Alton Ellis".
…ma tutte queste canzoni vennero accreditate ad Alton, I Flames in queste canzoni non sono menzionati per nulla! Pensavo proprio che i The Flames non esistessero più in quel periodo…
Si, tutto va ad Alton Ellis, non parlarono di Alton & The Flames ma noi siamo la gente che facevano le tracce di background in tutte quelle canzoni con Alton Ellis; così, nel 1970/72 Alton andò in Inghilterra con Coxsone, Jackie Mittoo e la band di Studio One, i Soul Vendors…a quel tempo cominciai a scrivere e comporre canzoni e la prima canzone che feci per Studio One era "I Was Born To Love" [canta in una maniera veramente piena di passione], venne accreditata a me, arrangiata da Jackie Mitoo e suonata dai Soul Brothers…è su una compilation della Studio One e fu pubblicata anche su un album di Steely & Clevie, un buon suono, e con Dawn Penn "I Was Born To Love" fu anche in quel suo album. La ri-registrai per Steely & Clevie ed è venuta bene, sai? Non smette più di vendere da quel momento, è una buona canzone…
Scusami, Wiston, vorrei sapere qualcosa sui pagamenti, ho sentito dalla maggior parte degli artisti giamaicani con cui ho parlato, che era pratica comune fra i produttori, direi, rubare gli artisti…cosa ti ricordi?
Beh, ti dirò la mia esperienza al riguardo, che era, a quel tempo, n. 1 non sapevamo quali fossero i nostri diritti riguardo le registrazioni e cosa si dovesse fare a proposito, e n. 2 non si sapeva nulla sul CCO, cioè la meccanica dei copyright…non sapevamo nulla di quelle cose, dei nostri diritti e la gente li infrangeva ed espropriava il compositore e l’arrangiatore…così ci volle del tempo fino a che realizzammo quali fossero i nostri diritti.
Quanto venivi pagato solitamente per copia?
Prendevamo quello che prendeva un cane, al tempo, lo sai? E Le royalty a quel tempo erano…qualcosa come tre cents per copia fino a un massimo di cinque cent per copia.
Che dici dei musicisti con cui hai suonato? Quale era la relazione fra il cantante e i musicisti?
È una domanda molto intelligente, ti racconterò la verità ora, come la penso…i musicisti e il compositore/cantante avrebbero dovuto coordinarsi come una famiglia appena si era nello studio. Per me, quando faccio le mie registrazioni è…direi, un lavoro spirituale, le vibrazioni, le vibrazioni interiori con cui vai nello studio debbono essere positive, se non vai in studio con quelle vibrazioni non sei in grado di uscirne con un buon suono, perché non ci sei andato nello studio con delle buone vibrazioni.
Leggo un capitolo dei salmi, ogni uomo deve leggere un capitolo dei salmi al giorno….così è quello che facevo, leggere un capitolo dei salmi, così avevo quelle vibrazioni spirituali dal Creatore, poi andavo a cercare io stesso il musicista…nella sua casa dicendo Wiston Wright ho una sessione domani alle nove allo studio Leggo e voglio che sia tu a suonare…sedevo e studiavo la formula: quanti suoni volevo fare, quanto tempo avevo bisogno, ero solito cercare il fratello di Lester Sterling (Keith Sterling, un tastierista), Bobby Ellis, lui suonava la tromba, e poi cercavo per "Boo-Pee" che suonava la chitarra, cercavo ragazzi come Tommy McCook, e quel sassofonista grande e grosso, che suonava il tenore e l’alto…non mi ricordo il nome…è famoso…
Il più grasso sassofonista giamaicano che conosco è Ossie Scott
Ossie Scott, sì, suonava con Byron Lee & The Dragonaires, cercavo Gadston Anderson…così se ascolti la formazione che ti sto dando è tutta gente che veniva da Lynn Tait…questo era il tipo di gente con cui lavoravo…usavo anche i fratelli Barret, prima che firmassero con Bob Marley…
Erano gli Hippy Boys prima, è vero?
Hippy Boys, Yeah! Ricordi bene, suonavano anche per Lee "Scratch" Perry…Ho fatto molte canzoni per Perry, circa7 o otto per Perry e ho anche registrato per Prince Buster.
Hai una tua etichetta?
Si, "Actual label" è la mia e ne ho anche un’altra chiamata Shaflames che è un’etichetta cooperativa…ho un altro album intitolato Solid Foundation, su Doctor Bird.
Secondo la tua opinione, chi ha iniziato veramente la musica Ska?
Avvenne da Coxsone, stavano improvvisando, suonando molte cover di R&B americano, noi dicemmo "skavoovie/skavoovoo" per improvvisare sul tempo, e vennero fuori con un nuovo ritmo. Così è venuto fuori il nome di Ska.
Ebbimo molte fasi, la seconda fu il Rocksteady…tutti assieme produttori e musicisti dicemmo che volevamo un cambiamento e fu Roland Alphonso che disse "rallentiamo il ritmo e vediamo cosa si può ottenere" e tutti dissero: proviamo…e l’impatto che ottenemmo da quello, rallentando il tempo, per alcuni musicisti fu sorprendente e dissero "suona bene!".
A quel tempo si aveva uno studio con quattro tracce….venendo da due.
Due significa registrare il cantante e i musicisti allo stesso momento, vero?
Si, significa che se tu, il cantante, non ti concentri, non vai con i musicisti, loro si arrabbiano! E dicono: "Vai fuori dallo studio, non sei pronto!
Devi sapere quando smettere di cantare perché c’è l’assolo, è tempo di assolo, sai? Così hai quattro battute per l’assolo, due per l’intro e quando canti, per finire, vai fuori, ritorni dall’alto e vai fuori [qui come si traduce meglio?] , così se non ti concentri e non sai quando arriva l’assolo e non sai quando cominciare… se senti la maggior parte delle canzoni puoi sentire i musicisti dire: "Uno! Due! Uno Due!" e la batteria rulla, sai? Allora è il momento in cui devi entrare; così se non ti sei concentrato loro non ti registrano per niente e chiamano qualcun altro, così se non ci stai dentro, devi stare fuori…e ti dico, era la stessa cosa per lo stile Rocksteady ed era grande…
Yeah! Una grande atmosfera infatti!
L’atmosfera! Ogni canzone aveva un’atmosfera differente. E ogni canzone raccontava una storia diversa, così quando la canzone era finita, sai? E pubblicata – quei giorni avevamo delle pre-release senza etichetta, era un’etichetta bianca, e la vendevamo per 10 pound e la vendevamo a quelli dei sound system che ne volevano una copia per suonarla, e chi l’aveva ribaltava tutto alle danze, la notte, perché era l’unico che aveva una nuova copia di quella pre-release e quella pre-release allora vendeva per quattro e cinque o anche sei scellini, e la gente di fuori, come negli States, avrebbe pagato un pound per quella copia fresca.
Coxsone era solito cancellare l’etichetta dai dischi…
Ho sentito che i djs erano soliti suonare la stessa canzone più volte nel corso della notte…
Sì, la suonavano cinque o sei volte perché la gente le richiedeva. Ho una ragazza e la porto a ballare e quella canzone che senti suonare è una delle tue favorite, e allora vai a richiederla al selecter per farla suonare ancora una o due volte perché tua hai la tua ragazza, sai, e quando vai a ballare vuoi sentire la tua canzone preferita…
Ho anche sentito che c’era una vera guerra fra i sound system…è vero che c’erano i cosiddetti dance crashers?
Molti rude boys venivano alle danze la sera, molti e portavano i coltelli, coltelli a serramanico…con quello facevano le risse, così quei giorni erano giorni migliori, perché potevi camminare da mezzanotte alle sei di mattina e nessuno ti dava fastidio fino a che tu non davi fastidio agli altri e la gente si rispettava di più. Accadevano piccole risse, non potevi metterti contro quella gente, ma poi quelli combattevano uno contro l’altro ma poi alla fine si scusavano dicendo che non era niente e gli spiaceva. La maggior parte per le belle ragazze…mentre portavi in giro la tua ragazza arrivavano, ti davano una coltellata e se la portavano via…
Sono sorpreso…non posso pensare a un comportamento così carino…
Era così…ora le cose sono differenti.
C’è anche una musica diversa, e per essere franchi, non mi piace molto…
Questa è musica vampira, ed in questa musica i produttori non hanno titoli dietro a loro, non hanno un "diploma" da produttori, così io, Wiston Jarret, li chiamo "riduttori" che vuol dire che tu prendi musica di altri e la riduci al tuo stile "pocomaniaco": solo drum’n’bass senza melodia…senza arrangiamenti. Così vedi i giovani, e sai da dove vengono? Da Marte! Vengono da Marte e non hanno sensibilità dentro a loro…solo un sacco di rumore…io lo chiamo rumore…non c’è melodia né ritmo del cuore, non senti il basso dentro a te perché il computer produce suoni come un legno vuoto...secco! Non è il mio gusto…stanno ammazzando la buona musica Reggae…fanno Raggamuffin…non mi piacciono perché non conoscono la storia delle registrazioni e sai perché non la conoscono? Perché dicono "La Giamaica è il paradiso della musica Reggae"…così non studiano la storia! Non conoscono il valore della musica Reggae.
Sono perfettamente d’accordo con te; dimmi chi è stato il primo che ha fatto musica Reggae?
Conosci un tipo di nome Larry Marshall?
Sì lo soprannominano "Nanny Goat"
Fu il primo uomo che inventò il nome, un’ esperienza che ebbi in quei giorni…la musica iniziò prima che io ne facessi parte…un uomo prima di me…Don Drummond e tutti quegli uomini che crearono la musica e il giro dietro a questa.
È vero che il produttore Llyod the Matador era molto onesto?
Era un uomo, un produttore che pagava bene ai musicisti e ai cantanti, e il secondo era Beverly’s, di Leslie Kong , era l’uomo che pagava meglio i musicisti e i cantanti, era ricco, così quando eri scelto come compositore e ti diceva che voleva fare un album o un 45 giri poi saresti stato pagato bene!
Wiston, è tempo per noi di andare all’aeroporto…saresti così gentile di fare un saluto per i nostri visitatori?
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Sito Internet: www.winstonjarrett.com
54 Lyndhurst Road, Kingston 5, Jamaika, W.I.
Gennaio 1999
a cura di Sergio Rallo
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