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Dopo un veloce viaggetto partendo da Heidelberg, in un inizio assolato di Giugno, ci aggiriamo nei dintori di Wiesloch o, per esser più precisi, Rauenberg, dove la campagna cela il covo dei Busters, il plotone dello Ska tedesco-meridionale.
Dopo le solite quattro o cinque inversioni ad U, troviamo finalmente la via giusta, e giungiamo a destinazione.
In una stradina tranquillissima, in mezzo ad una fila di casette linde e decorose, raggiungiamo la Busters-Haus. Per essere sicuri, chiediamo informazioni a un tipo con una faccia già vista, che sta uscendo proprio da lì. Caspita, ce l’abbiamo proprio fatta…quello è Stephan, il numero 12.
Appena entrati, ci troviamo davanti a una scala che porta ai piani alti…e le pareti sono tappezzate di poster dei Busters, o comunque a scacchi. Se questa non è una Ska-Haus!
Al piano di sopra, su un letto, ci accoglie stravaccato e a torso nudo, neanche fosse Gladiator che si prende un meritato riposto, Peter “Quitte", il numero 4. L’avevo incontrato già a un concerto degli Skatalites a Mannheim e proprio il giorno prima a vedere Mark Foggo. Capiamo che la sua tenuta agostana vuole essere in tema con il nuovo singolo che siamo venuti ad ascoltare.
C’installiamo sul balconcino per una tranquilla chiacchierata, mentre sentiamo finalmente la loro nuova produzione – estivissima e in tedesco – di cui potete trovare la recensione in Riddim Reviews.
Uno dei privilegi di essere ospiti dei Busters, è anche quello di poter ammirare l’edizione giapponese di Boost Best…glie la fatta la Sony, ma loro non sanno nulla di come sia stato accolto il disco da quei pazzi del Sol Levante.
Mentre le note di “Liebe macht Blind" ci potenziano la sensazione estiva, il discorso cade sui nuovi metodi per scaricare da internet aggratis canzoni in formato MP3. Certo è facile inneggiare a quei prodotti che rendono disponibili quantità industriali di canzoni, perlomeno a chi ha una connessione velocina. Il punto di vista di Peter è però piuttosto amaro. Per i Busters, e così per molte altre band, l’invenzione di questi programmini - e dei masterizzatori - ha significato una riduzione notevole delle vendite dei CD.
E questo, per una Band che si sbatte da mane a sera, e che non vive di solo pane e progresso tecnologico, è ‘na brutta cosa…poche balle.
Arriva Fischi, il numero 8. Saluti, baci...e…sorpresona, si vede il videoclip appena girato, del singolo appena sentito.
In tenuta da concerto, tutti e 12 i Busters seggono in riva al mare, mentre Farin Urlaub (che, in tedesco, vuol dire, più o meno, “andare in vacanza") cerca di accalappiare una biondona prosperosa, scontrandosi con qualche burino spiaggiaiolo.
Farin Urlaub è leader del famoso gruppo Punk tedesco “Die Ärzte“.
I Busters hanno fanno una tournée assieme, e probabilmente gli hanno fatto scattare ricordi di un passato Two-toneggiante, chissà. Ad ogni modo, si è messo in testa di scrivere e cantare questo hit-estivo, dai toni veramente spensierati.
Dopo l'arrivo in stampelle di Rolf, numero 10, scatta qualche altra foto domestica; tanto per proseguire nella violazione dell'intimità.
Poi, dopo aver saccheggiato casa Busters di poster e cd, tutti al Biergarden, vera istituzione tedesca, per continuare le chiacchiere e rinfrescarci l’ugola, rilassanti e – a dir la verità - non troppo rudy.
a cura di Alessandro Melazzini
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