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Non poteva cominciare meglio (almeno qui a Milano) questo 2001 per chi, come il sottoscritto, nonostante il bombardamento fatto dalle nuove generazioni di pubblicitari che paiono usare prevalentemente ska e reggae per lanciare ogni genere di prodotti, si stava rassegnando ad un periodo di “magra".
Alla mia rassegnazione partecipavano molti dell’ambiente ska mondiale pronti a dichiarare che, spentasi l’ondata ska americana, il nostro genere stava per conoscere un nuovo oblio.
Fortunatamente, però, a Milano, in particolare ed in Europa, in generale, le cose vanno diversamente.
A Milano, grazie a Geppo, ho potuto godere di uno dei migliori concerti di fine 2000, alla nota Blues House di Via S.Uguzzone.
Il 22 novembre scorso, infatti, ho potuto ammirare i Top Cats, eccellente formazione ska inglese come non se ne vedevano e sentivano dai tempi dei Potato 5. Il loro CD “Mr. Donkey Paradise" è uno dei migliori album ska degli ultimi anni. Il concerto, poi, è stato veramente coinvolgente, nonostante il poco pubblico.
Difficilmente dimenticherò la splendida, potentissima versione dello spiritual “Amen" che non sembrava voler più finire e che ha coinvolto tutti i partecipanti in un coro entusiasmante.
Sempre alla Blues House, pochi giorni dopo e sempre grazie agli sbattimenti di Geppo, sono venuti i Trojan di Gaz Mayall, il quale non ha ripetuto il successo di pubblico di qualche anno prima ai Magazzini Generali, ma ha lasciato lo stesso un ottimo ricordo ai 150 paganti di quella sera.
Finito in bellezza, quindi, il 2000, ecco il 2001 profilarsi ancora più ska per i fortunati abitanti di Milano.
Sempre – e solo – grazie a Geppo, il 18 gennaio ho potuto riammirare Laurel Aitken (non conto più le volte che l’ho visto ed incontrato) in splendida forma, nella cornice anni ‘40 – perfetta per chi conosce gusti e vita del Padrino dello ska – del Dee Dee’s Diner di Via Paravia, locale che si sta dando da fare per una programmazione che avrà sempre di più a che fare con i ritmi e suoni giamaicani.
Concerto super, quindi, con Ramiccia backin’ band del Maestro ai quali devo fare i miei più sentiti complimenti per l’eccellente (molto spesso improvvisato) lavoro fatto sul palco.
Notevole prestazione anche da parte dei “supporter" Data Di Skadenza che hanno proposto una skaletta di ska reggae Two Tone di notevole effetto e che è servita egregiamente a skaldare il pubblico.
Ah, già, il pubblico. Un pubblico veramente affettuoso con Aitken che più di una volta mi è parso veramente sorpreso degli inni fatti i suo onore.
DJ Herby anche lui perfetto con la sua skaletta di ska original.
Infine, sabato 27 gennaio, eccoti arrivare al Rainbow di Via Besenzanica nientemeno che i Bad Manners (anche se della vecchia formazione c’è solo il frontman Buster Bloodvessel detto Fatty).
Lo ska non tira? Ditelo ai Bad Manners che si sono trovati di fronte ad una dancehall gremita, festosa e danzante nelle stesse ore in cui gli Offsprings suonavano ad Assago!
Altra serata ska di successo, quindi, con buona pace di chi, ancora, pensa che lo ska sia un fenomeno marginale.
Ma la libidine è ben lungi dal finire dato che, sempre al Dee Dee’s Diner di Via Paravia, grazie alle sinergie di Geppo e di Davide Mastrantuoni (già gestore della Blues House) ed entrambi convinti sostenitori delle potenzialità della musica ska quale intrattenimento di qualità, il primo di febbraio verranno a fare il loro primo concerto italiano i Court Jester’s Crew, una delle più brillanti realtà dell’ambiente ska.
Il loro ultimo CD “Too High For Low" ha avuto recensioni entusiastiche in tutta Europa ed il loro miscuglio di Ska, Jazz, Ragga, Reggae, Rocksteady è, senza dubbio, irresistibile. Al Dee Dee’s Diner, quindi, dove ha suonato pure il mitico James Taylor’s Quartet, si profila, dunque, una serata con i controfiocchi.
E’ iniziato il 2001 e lo Ska sta benone, grazie!
a cura di Sergio
Rallo
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