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27 Gioda - "Notte d’Albero"  
(CD - Riot Records - Italia, 2002)


A chi piace lo Ska Rock pulito accompagnato da fiati, percussioni e con una buona chitarra che sa iniettare anche dosi di funky al contesto decisamente up beat, piacerà certamente "Notte d’albero" dei milanesi 27 Gioda.
Dico subito che l’unico aspetto che ritengo criticabile di "Notte d’Albero" sono i testi in italiano che, però, come per tante altre band, solo di rado "accendono" la mia fantasia (cosa pretendo? La Divina Commedia?) e, quindi, non è certo un difetto in sé ma (forse) solo mio.
La musica, i ritmi, i suoni ed i tempi sono, comunque, quelli giusti e, a mio parere, i 27 Gioda lo dimostrano fin dal primo brano (un bello Ska Rock dal titolo "Sole"), confermandolo poi, con la successiva "Quizas" (notevole) e con una bella versione di "Pink Panther" di Mancini con cui la formazione (essendo uno strumentale dall’impianto tradizionale) mette in risalto i propri solisti.
I 27 Gioda, come ogni ska-band che si rispetti, non disdegnano neppure ritmi più rallentati come il reggae disimpegnato "Pigiama" e, obbiettivamente, tutti i testi dei 27 Gioda (questo è un ulteriore punto a loro favore) sono allegramente disimpegnati e ben riassunti da quello di "Libero" ("bere vino vino fino al mattino").
Devo inoltre dire che mi piace molto e vale la pena ascoltare "L’orso", seconda ed unica altra traccia strumentale bella potente, originale e affatto tradizionale, una di quelle musiche che mi riconcilia con la chitarra rock.
Un accenno lo merita anche la gradevole "title track", dal testo con sprazzi poetici e dall’atmosfera piacevolmente "swingheggiante". Bella infine l’ultima traccia "Vestita d’estate" in cui il ritmo veloce ed il trombone ammirevole fanno apprezzare una volta di più il buon lavoro messo insieme dai 27 Gioda.

Sergio Rallo




 
 
 

The 27 Red - "License To Dance"  
(EP 33 - Elmo/Grover Records - Germania, 2002)


Fin dalle prime note di "Man On The Moon", prima traccia di questo Ep di debutto dei tedeschi 27 Red (che non sono in 27!), il gruppo si distingue per uno ska moderno, veloce e melodico. Tali caratteristiche si ritrovano pure nella successiva "Best Day" e nella prima traccia del lato "B" dal titolo "Angry man".
L’impasto sonoro ricorda, in particolare per le linee dei fiati, lo ska olandese alla Mr. Review, un fatto che sottolinea la non eccelsa originalità della pur dignitosissima formazione.
L’Ep termina con una traccia non ska, un bel lento in stile soul/rock, intitolato " Leavin’ ", decisamente più interessante delle tre canzoni che la precedono.
Moderni.

Sergio Rallo




 
 
 

The 27 Red - "Make Your Game"  
(CD - Elmo Records - Germania, 2003)


Dei 27 red mi ero occupato all’epoca del loro debutto in vinile, ecco ora la possibilità di giudicarli a fronte di un’opera completa come un album di 12 tracce.
L’impressione al primo ascolto è positiva, "Make Your Game" inizia con uno ska swing che sembra fare il verso ai Cherry Poppin’ Daddies intitolato "Jonny Otherway", prosegue con uno ska alla Mr Reviews dal titolo "No Time".
Giri di fiati nello stile del citato gruppo olandese sono i preferiti dai 27 Red anche in "Secret Agent Man".
The 27 Red si emancipano, invece, da certi cliché con il rocksteady "Better Watch" che è veramente un bel lento e con il gentile ska "Never Forget" che convincono lo scrivente recensore della validità di un gruppo che conferma comunque anche in queste tracce le proprie referenze più dirette nello ska dell’89/’92. Eccoli quindi proporre ad un certo punto una divertente versione da vero sconquasso di "Englishman in New York" di Sting opportunamente reintitolata "Rude Boy".
Belle anche "Friends" (l’armonica a bocca ricorda ancora una volta Mr Review) e il quasi strumentale intitlato "Autumn Ska".
Decisamente bella la veloce "Leavin’" che conclude un buon album di una buona e capace Ska Band.
Shake it up!

Sergio Rallo




 
 
 

Les 100 Grammes de Tetes - "Tit’Jamaique"  
(CD - Crash Disques - Francia, 2002)


Nonostante un curriculum di tutto rispetto che li vede autori di un album che ha venduto più 6.000 copie ("Qui Ska? Version Studio", medesima etichetta) e con alle spalle più di 400 concerti, io gli ottimi 100 Grammes de Tetes non li conoscevo ancora. Non è mai tardi per farne la conoscenza grazie a questo loro secondo album intitolato "Tit’Jamaique" che mi è piaciuto tantissimo.
Con le 14 tracce contenute in un CD bello anche per la grafica e ricco di testi, il gruppo dimostra di essere una delle formazioni più originali e ricche di idee nate in Francia negli ultimi anni e, certo, tra le più interessanti del nostro continente.
Oltre ad una scelta di suoni pressoché perfetti, i 100 Grammes si producono con "Tit’Jamaique" in una brillante miscela di Be Bop, Salsa, Swing, Ska Two Tone, Reggae tradizionale e Ragga senza eguali, facendolo con una gradevolezza ritmica e melodica da fargli raggiungere facilmente l’apice delle mie preferenze.
A tale determinazione sono giunto ascoltando, tra le altre, l’eccellente "Maria" che è una delle tracce più interessanti del CD con i suoi continui e mai noiosi cambi ritmici e che sta a metà tra un cantato dall’atmosfera gitana ed un sofisticato quanto piacevolissimo strumentale che spazia dal jazz allo ska alla salsa al reggae.
La cosa divertente di "Tit’jamaique" è che non c’è neppure mezzo minuto di noia in un CD che ne dura ben 58 e mezzo e che non contiene neppure una traccia debole.
Dal morbido ska/reggae che dà il titolo al disco allo ska two tone "Give Me Some Bread" all’ottimo rocksteady/reggae "Bad Boy" (con uno splendido bridge ed ottima fine in sfumare di soli) per arrivare agli originali strumentali "Guarana" (gran tributo agli Skatalites) o "Cab Calloway" (che la dice lunga sul background culturale dei 100 Grammes) la band lascia piacevolmente affascinati anche per l’uso multiplo di inglese, francese e spagnolo.
Insomma "Tit’Jamaique" non deluderà all’ascolto nessun appassionato di ska che si rispetti, sono pronto a scommetterci.
Consigliato senza riserve.

Sergio Rallo





 
 



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