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Quatre in Toulouse - "Four Legs"  
(CD - Leech Records - Svizzera, 2002)


Se la prima impressione su un nuovo disco la dà, inevitabilmente, il primo brano che si ascolta, la prima impressione sugli svizzeri Quatre in Toulouse è ottima.
"Four Legs" inizia, infatti, con lo ska "Trip Stop", un bel connubio di ritmica tradizionale e contenuti melodici moderni dotati di propria originalità.
"My Season", secondo brano di un disco che ne contiene altri 14, è molto più tradizionale e decisamente meno originale, vantando nel bridge le medesime note del bridge di Madness di Prince Buster. Ma può essere solo indice della seria ispirazione tradizionale del gruppo piuttosto che un plagio volontario.
Quatre in Toulouse fanno attendere solo fino al terzo brano per propinarci un bello strumentale ska con ospiti di tutto riguardo ovvero il jazzista Will Clark, pure trombonista ufficiale degli Skatalites, e Creg Classman trombettista che negli ultimi live europei affianca Will Clark negli Skatalites sostituendo Nathan Breedlove, si intitola "Condor" ed è uno strumentale di ispirazione giamaicana dal giro non particolarmente complesso.
Una sterzata di divertente ska moderno, che ricorda leggermente i Madness e con buone trovate ritmiche, è "No direction".
Rocksteady/reggae, strumentale anch’esso, è invece "Joe Trap", dominato da una bella tastiera e impreziosito da buoni assolo che ne fanno una traccia da non perdere. Come la successiva, vi dirò, che brilla per la completa ed originale ispirazione tradizional-folkloristico-percussiva tratta con classe dallo ska tradizionale.
Segue uno ska dal titolo "Beromünster", questa volta del tutto moderno, cantato in francese, con un accompagnamento di fiati decisamente two-tone, che possiede una bella parte strumentale oltre che un ritornello che si memorizza facilmente.
Molto bello il reggae strumentale "My Bed Is Not For Free", un brano ispirato decisamente a certo fantastico reggae strumentale degli anni ’70 in cui brilla, tra gli altri, il dotato trombonista Hene Casser. La calma che lascia dietro di sé "My Bed Is Not For Free" viene sconvolta subito da un altro strumentale ska tradizionale di fattura allegramente festaiola e dal titolo "Five ‘O’ Clock".
Altro brano, altra atmosfera. "Newbridge" è uno strumentale che inizia cupo, si illumina un attimo nel bridge e ripiomba nel cupo di un piacevole giro sulla base del quale si ascoltano volentieri gli assolo.
Approccio allo ska alla Mr. Review ho riscontrato in "Vollmond", unica traccia cantata dai Q.I.T. in tedesco [Schweizerdeutsch!] che ha l’inevitabile effetto di ricordarmi i vecchi El Bosso & Die Ping Pong.
Un disco vario "Four Legs", che non annoia e che dà spazio a momenti di esaltazione per la musica ska, consigliato a tutti gli appassionati di neotradizionale ed oltre.

Sergio Rallo





 
 



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